venerdì 24 ottobre 2008

Baci da favola


Ultimamente la mia cultura in fatto di film Disney è notevolmente aumentata. Cenerentola, Biancaneve, Aristogatti & company tengono compagnia alle lunghe mattine senza scuola del mio piccolo, ancora in convalescenza.
Tra una cosa e l' altra, è saltato alla mia attenzione questo video, mostrante i baci più belli delle favole.
Mi sono sciolta...
Buona visione a tutti!

domenica 19 ottobre 2008

Bee-beep

Non ho mai amato molto i videogames.
Sarà perchè divorano il tuo tempo, sarà perchè scatenano ondate di adrenalina degne di bombardamenti aerei, sarà perchè ti fan venire due occhi rossi come pomodori e slogature multiple a polso e falangi.
Sarà perchè mi innervosisce sentire per casa un allarme sonoro persistente e sentirmi dire "niente cara, è solo un missile che mi sta inseguendo!".

In rete


E così ora anche io faccio parte del mondo facebook.
È stato esilarante modificare il mio profilo, scrivere "fidanzata con Eugenio" e vedermi spuntare il messaggio "facebook chiederà conferma della relazione ad Eugenio".
E se lui non avesse accettato la richiesta di relazione? Finiva come quella poveraccia uccisa a colpi di mannaia dall' ex marito geloso?
Bando alle ciancie, ieri il mio moroso è tornato da Milano e chissà che presto non debba ritornarci...con famiglia al seguito.
Si vedrà. Certo sarebbe entusiasmante scrivere dalla città della moda, narrare le mie peregrinazioni per la metropoli e ridere davanti alle inaccessibili vetrine di via Montenapoleone (per la cronaca: borsa di coccodrillo 14 mila euro).
Ho viaggiato con lui pur restando a casa; ho spulciato google maps alla ricerca di strade e percorsi di una città mai vista prima, ho imparato i colori della metropolitana e le principali fermate utili comodamente, e tristemente, seduta al pc.
Sono uno spirito vagante, amo viaggiare e conoscere, integrarmi in una città , diventare parte di essa e farla parte di me e nulla mi stimola più del pensiero che tra breve dovremo cambiare vita.

martedì 7 ottobre 2008

Nuovo uso del phon

Non posso non raccontare quello che ha fatto oggi il mio piccolino, perdonatemi il tempo che vi prenderò.
Stanca, nervosa, in fase pre-mestruale e post-litigio-con-i-miei, scoppio a piangere mentre lui gioca tranquillamente nella sua stanza.
Inizialmente il mio pupo ha cercato di sondare il terreno, capire cioè se era stata una sua azione a causare la crisi di pianto. Tanto per non sbagliare ci ha infilato un "non lo faccio più" preventivo (tenero!).
Ad un certo punto lo vedo che si infila le ciabatte ed esce dalla camera, gli chiedo dove avesse intenzione di andare e lui...."a prendere il phon, così ti asciugo le lacrime"!!!!!
Dico, GENIALE!!!!! Oltre che tenerissimo!
Sono scoppiata a ridere, giuro, avreste dovuto vedere la serietà con cui lo ha detto!
Un attimo dopo giocavamo sereni.
Il mio piccolo Arcobaleno eclissa totalmente tutte le stupidaggini scritte da Corinne Maier.

Rieccomi


Maggio 2007, a tale data risale il mio ultimo post.
Se la penna (o meglio, la tastiera) ha preso un periodo di ferie, la mente ha continuato ad osservare, criticare, elaborare.
Mi ritrovo così in una sera di ottobre, sola come 17 mesi fa, ad elucubrare tristemente.
Il mio "moroso" si trova stavolta in territorio italiano, seppur distante da casa.
Il mio piccolino è ormai alla stregua del discolo Alvin (ricordate il cartone animato?) e mi da del filo da torcere. La parte del mio carattere che è in lui viene fuori prepotentemente; ora capisco e compatisco i miei genitori...non deve essere stata impresa da poco tirarmi su (tutta intera, soprattutto!).
Me lo vedo arrivare in camera la mattina ciabattando. Per lui le sei o le otto del mattino non sono molto differenti tra loro: sono entrambe sinonimo di "giorno" e "ola pottiamo giocale!".
Da quando poi ha scoperto la plastilina... Non l' avevo mai vista con occhi di madre. Ricordavo il buon odore, la morbidezza, la molteplicità di usi. Che si appiccicasse ovunque, non andasse più via dalle calze una volta calpestata e catturasse tutta la polvere e i pelucchi presenti nel raggio di un metro l' ho tristemente scoperto l' altro ieri.
Deve essere così che appare la vita ad una donna in prossimità deglia anta.
Da piccole dipingiamo il nostro futuro a tinte favolose, principi azzurri su bianchi cavalli che, con l' adolescenza, diventeranno ricchi manager su comode biposto.
Sogniamo di fare carriera, un buon titolo di studio, magari il dottorato, il lavoro dei nostri sogni, riconosciute ed elogiate o insegnanti o dottori, salvatori di anime e corpi.
Ci troviamo a 27 anni a sperare di trovare UN posto di lavoro; poco importa se la segretaria non rientra tra gli sbocchi professionali della laurea in biologia, tanto la Regione taglia i fondi alle Aziende Sanitarie, il Governo taglia i fondi alla scuola e alla ricerca e dello splendido futuro che mi ero dipinta appena otto anni fa nemmeno l' ombra.
Perlomeno in Italia.
Per fortuna mi rimane il principe azzurro, e non il ricco manager dell' età del progesterone ma il (per ora) squattrinato, dolce, bellissimo ragazzo della porta accanto.