sabato 21 aprile 2007

What are you doing in my swamp?

Sto facendo indigestione di Shrek, 1 e 2. Il mio pupetto li guarda a qualsiasi ora del giorno e della notte (?), al punto che so a memoria le battute non solo in italiano ma anche in inglese!
Sto anche cominciando ad odiare Fiona (nel 2), spero sempre che cambi idea.
Per chi non conoscesse Shrek: sono entrambi degli orchi, lui per nascita, lei per scelta personale (o per amore, n.d.r.).
Fiona:"io ho fatto dei cambiamenti per te, Shrek, rifletti su questo".
Il che significa: "sei un emerito stronzo se non cambi anche tu per me, fosse anche solo l'abito, che tra l'altro indossi ininterrottamente dallo scorso film".
Lui, rimbambito d'amore, decide di accontentarla e non solo cambia il vestito con uno più decente (e pulito), si trasforma addirittura in una sorta di principe!
E qui si pensa: lei sarà strafelice di tutto ciò.
E invece no!
Lei gli dice queste testuali parole: "voglio vivere felice e contenta con l'orco che ho sposato".
L' effetto della pozione svanisce e tornano tutti e due orrendi (e con gli stessi vestiti di prima).
Ora io dico, ma sei un'idiota! Prima gli intimi di cambiare per te e poi decidi di tenertelo puzzone e orrendo com'era prima.
Deciditi! E faglielo sapere prima, così quel povero disgraziato evita di lottare contro fate cattive, elfi, principi azzurri e polizia, evita l'umiliazione della prigione e, ancor più umiliante, di essere salvato da Pinocchio e dall'omino di pan-di-zenzero.
Oppure, dato che ha fatto tanto per accontentarti, fallo felice dimostrando che la sua fatica è valsa a qualcosa.
Poi vedete perchè gli uomini dicono che le donne sono incoerenti?

-40!

Ragazzi, ci siamo quasi!
Tra poco più di cinque settimane vedrò nuovamente girare per casa il mio metro e ottanta (circa) di dolcezza.
Sono proprio volati questi mesi. O quasi.
E poi arriverà l'estate!
Non vedo l'ora di sollazzarmi tra un bagno a mare e una passeggiata in bicicletta, con l'unico pensiero opprimente delle materie da preparare :/
Ieri pomeriggio sono uscita per cercare un abito per il matrimonio di una cugina.
Mi chiedo come mai sia così difficile trovare un vestito abbastanza elegante, giovanile ma classico, semplice ma con un tocco estroso, abbastanza casual da potere essere indossato almeno in un'altra occasione, prima di riporlo nella naftalina in attesa di tirarlo fuori tra dieci anni, quando andrà di nuovo di moda.
Le commesse strabuzzano gli occhi, mi portano tutto ciò che hanno in esposizione e mi lasciano in un camerino 50x50 alle prese con laccetti impossibili, bottoni improponibili e fiocchi impensabili.
Tutti gli abiti da provare, più i miei personali appena tolti, vengono ammonticchiati sull'unico gancio disponibile, e qui si vede come riesce ad essere geniale la donna, che deve lambiccarsi il cervello per dare un ordine alla torre di vestiti, in modo da evitare di provare due volte la stessa cosa e di far franare tutto con un colpo di gomito.
Alla fine trovo qualcosa che mi aggrada, mi sta bene, nasconde gli antiestetici rotoloni Tenderly (non finiscono mai), ha un prezzo non da mutuo ma da semplice prestito in banca. Ok, deciso. Passo la successiva mezz'ora a catalogare gli abiti sul gancio e passarli alla commessa prima di trovare i pantaloni e la maglietta con cui sono venuta e potere far portare il tailleur alla cassa, "180 euro, grazie" con il sorriso compiaciuto di chi lavora a percentuale.
Con il conto in banca un pò più leggero, i capelli scarmigliati, la maglietta storta e i piedi stanchi, mi avvio verso la macchina, quasi certa che il mio lui avrà da ridire sull' abito e che il giorno del matrimonio sarò così gonfia da non stare più nella gonna.