giovedì 24 maggio 2007

Viva gli uomini morbidi!


Stasera mi va di spendere due parole sull'universo maschile. Dico due parole perchè in realtà sugli uomini non c'è moltissimo da dire, loro sono così come li vedi, il loro modo di pensare e di agire è lineare, seguono la logica penso=dico/faccio, a costo di sembrare insensibili e rudi.
E' così che al tuo "ti amo" ti sentirai rispondere "devo ruttare".
Io li chiamo Bignami del romanticismo.
Loro non hanno problemi di peso, o almeno non se curano più di tanto, e, se innamorati, non ti diranno mai, anche contro l'evidenza, che stai invecchiando o sei più grassa, al limite ti dicono che forse sei giusto un pò meno tonica di Naomi Campbell.
Non si curano della tua dieta. Avete mai notato quanto sia semplice capire se una ragazza è single o fidanzata?
Fateci caso se vi capiterà di trovarvi in un fast food.
Le ragazze single, magari a gruppetti di tre, prendono solo un'insalatina (non condita), magari due mozzarelline, un panino/3, acqua liscia.

Al tavolo accanto vedete una ragazza in compagnia del suo fidanzato: tortellini con la panna, cotoletta, coca cola, mezzo sfilatino, trancio di torta. Tanto il ragazzo ce l'ha già, perchè patire la fame? E poi, così lui prende "...la pasta al forno e facciamo a metà, eh? D'accordo?".

Come dirgli di no?

Si godono la vita, non sono in lotta con la bilancia, un gelato al pistacchio vale più di un jeans taglia 42.

Ascoltano i tuoi pianti per il giro coscia e poi ti propongono crepes con la nutella. Assecondano le tue diete finchè non apre una nuova pasticceria. Ti comprano interi campi di lattuga ma mangiano davanti a te lasagne e profiterol.

E' il giusto equilibrio, ti lasciano cuocere nelle tue fisime ma ti impediscono di amareggiarti la vita.

Meglio, sicuramente, dei palestrati-fissatissimi-vanitosi-insicuri, quelli che non ti portano mai a cena in un ristorante che non sia macrobiotico, che vanno a fare la spesa e, invece di comprare tutte le porcherie più grasse che trovano, come gli uomini normali, ti prendono il minimo indispensabile per non morire di fame.
Quelli che passano più tempo di te davanti ad uno specchio.
Così non va, in una coppia equilibrata ci deve essere razionalità e follia, salutismo e indifferenza, fisicità e astrazione.

A specchiarsi deve essere solo una, perchè se ci si ammira entrambi lo specchio diventa troppo piccolo ed un'immagine deve per forza prevaricare l'altra.




domenica 6 maggio 2007

Nostalgia canaglia

In preda alla nostalgia scrivo questo post.
Caro Al Bano, adesso capisco.
Oggi pomeriggio, giocando con il mio pupo nella zitella's room, trovo una musicassetta, senza fodero nè indicazioni di sorta.
Decido quindi di sfruttare il suo registratore per sentire il contenuto e cosa trovo?
Niente poco di meno che canzoni registrate almeno sei anni fa!
Quali ricordi sono venuti alla luce...momenti passati che non mi appartengono più e che, tuttavia, non saranno mai eclissati.
Ho risentito, con un groppo in gola, Please forgive me ed Everything I do I do it for you, di B.Adams. Ricordo perfettamente la circostanza in cui le ho sentite per la prima volta. Era il 1999, erano venute a pranzo delle compagne di classe perchè il giorno dopo saremmo dovute partire per la gita scolastica e volevamo definire alcuni dettagli (solo chi ricorda ancora i suoi 17 anni mi può capire...).
C'era anche un nostro amico, Santi, musicista, che quel giorno mi portò un paio di album. Tra questi c'erano le due splendide canzoni sopra citate. Me ne innamorai, le registrai su cassetta e le portai con me il giorno dopo.
Ho ancora vivida in mente l'immagine di me sdraiata sul ripiano più alto della cuccetta, al buio, con le ragazze che cercavano di dormire e il rumore del treno che correva sui binari, destinazione Firenze. Ascoltai queste canzoni per tutta la notte. Ancora oggi mi è impossibile non sentire il rumore del treno ascoltandole.
E' strano come certe cose vengano messe da parte per far posto a nuovi ricordi e poi saltino fuori così, all'improvviso, proprio quando ti senti giù e hai bisogno di qualcosa che ti aiuti a buttare fuori tutto.
E sulle note di Sonnet, finalmente, ho pianto.

venerdì 4 maggio 2007

Fiori d'arancio


Non i miei (purtroppo).
Sono qui per raccontarvi il matrimonio a cui ho assistito ieri. In realtà dell'evento in se c'è poco da dire: è stato tutto molto bello, dalla funzione al ricevimento.

Ciò che ha contrassegnato la giornata è stata invece la mia sfiga nera.
Mi spiego subito.
In mattinata vado dal parrucchiere per la piega. E' un ragazzo che ha aperto da poco la sala per cui non c'è mai confusione (in realtà non c'è mai nessuno), mi sono perciò sbrigata in una mezz'oretta.
Peccato che stavolta i miei capelli non ne hanno voluto sapere di assumere una forma decente, si sono appiattiti troppo.
E va bene, provvedo a dare un pò di volume a casa, rovinando la perfetta riga fatta dal parrucchiere.
Mi aspetta una bella sorpresa: ciclo!
Va bene, rimedio un paio di scarpe dal tacco meno ostile e cerco di stare in piedi il meno possibile.
Peccato solo che il mio pupo non ne vuole sapere di stare zitto e fermo ad ascoltare un prete che parla di doveri familiari e divisione dei ruoli (oltre che dei beni).
Passo quindi circa un'ora e mezza a girare per la chiesa. Mai viste tante stazioni di via crucis come ora...
Dimenticavo di dire che non ho avuto neanche il tempo di scendere dalla macchina che il mio velatissimo collant castoro 4.90 si smaglia!!!
E non poco in un punto invisibile, no, polpaccio, cinque centimetri x 10!
Mi guardavano tutte con sguardo commiserevole, finchè una zia non ha avuto la pietà di dirmelo.
Funzione finita, sposi accasati, riso gettato con immensa gioia dei capelli di lei e dei piccioni.
Si torna a casa a cambiare calza e pupo.
E qui si vede l'immensa comprensione che ha l'intestino di mio figlio nei miei confronti: stavamo uscendo da casa, il pannolino era stato cambiato circa un minuto prima ma ecco che il colorito rosso sulla faccia dell'ignaro bimbo mi segnala che dovrò fare di nuovo lo sporco lavoro.
Bene, finito, andiamo prima che succeda qualcos'altro.
Pillola di antidolorifico presa, in macchina e senz'acqua (sono riuscita a mandare giù la seconda, la prima proprio non voleva saperne).
Arriviamo al locale e, dopo un'ora di attesa, cominciamo il ricevimento, seduti (finalmente!) e in pace.
Anche quest'avventura è finita.

giovedì 3 maggio 2007

martedì 1 maggio 2007

Lemon tree


Salve a tutti!
Sono reduce da una giornata in villetta e ne accuso i colpi.

Tanto per cominciare, ho avuto la splendida idea di uscire la prima gonna estiva, indossata quindi senza collant.
Alle care, tenere, premurose zanzarine non è parso vero!
Le vedevo avvicinarsi munite di bavaglino, in gruppi di tre o quattro, per banchettare sulle mie bianchicce gambe.

Ora pago il loro lauto pasto...

Ad un certo punto mi è balenato in mente di raccogliere limoni. Tutto bene finchè ho raccolto quelli pendenti dai rami più esterni e bassi. I problemi sono arrivati dopo...

Mi sono infiltrata tra i rami e la passiflora che li avvolgeva, cercando di tirare verso il basso quelli più alti.
Mi sono anche fatta aiutare da mio padre: lui, con una canna (non sto parlando di droghe leggere ma di canna di bambù) spingeva i rami verso il basso e io agguantavo i limoni.
Tutto procedeva per il meglio finchè non mi è finito un pezzettino di fusto nell'occhio. E' uscito subito ma che male!
Alla fine ci siamo ridotti a colpire i limoni rimasti per farli cadere. "Pignatta, pignatta!".
Vi ricordo che io indossavo la gonna e vi dico che il terreno non è rivoltato da circa un anno. La gramigna aveva dimensioni quasi umane (beh, quelle di un bimbo di due anni).
Le mie gambe hanno pagato due volte il prezzo di una giornata trascorsa in campagna. Adesso si rifiutano persino di alzarsi dalla sedia senza il permesso del loro avvocato.
Abbiamo raccolto due buste di limoni, una parte dei quali finirà in succo per l'omonima granita, ad un'altra parta sarà tolta la buccia per preparare la crema di limoncello, i rimanenti marciranno da qualche parte in cucina.

lunedì 30 aprile 2007

E questo


è per mia suocera!
So che lo apprezzerà.

Dedicato a...


...mia cognata! E' più grande di me di solo un anno ma mi piace coccolarla, quando posso.
Non è difficile, mangia le stesse cose di mio figlio.
Ha un bel caratterino deciso, lingua sciolta e cuore grande (purtroppo per lei, più del suo portafogli).

A dispetto dell'esperienza, è l'unica che finora abbia capito perfettamente cosa provavo in determinate situazioni.

E' bella ma ciò che la rende affascinante è il portamento, qualità che se non si ha non si può acquisire.
Il modo di porsi, il modo di gesticolare, lo stile la rendono, ai miei occhi, superiore.
Certo, ha il bruttissimo vizio di togliere di soppiatto il ciuccio al mio bimbo, cosa di cui, prima o poi, lui si vendicherà.

Come ogni donna, sfoga le sue frustrazioni con un comportamento compulsivo: lo shopping.
E' molto educata, tanto da cedere il passo alle donne con cellulite (grrrr).

Fa prevalentemente vita notturna (l'ho soprannominata Batgirl) ed è salutare non svegliarla prima di un certo orario, ricordandosi sempre di oscurare qualsiasi fonte di luce e presentarsi con una bella tazza di caffè bollente (in tazzina di ceramica sottile).

Cognatuzza, spero di averti reso giustizia.

Deliri

Clima pazzo. Non ci vuole ancora concedere un minimo di certezza. Oggi nuvoloso, domani è prevista pioggia...
UFFI! Voglio uscire il costumino!
Già pregusto il sapore del sale sulle labbra, il calore del sole, l'odore di crema solare, la sabbia che si infila in ogni dove...
Insomma, ho voglia d'estate.
Mi sa che per i prossimi giorni ci dovremo accontentare di sole nascosto e bel tempo stentato.
Sono al pc che aspetto il mio lui, che in questo momento cercherà di dirigere una stecca in modo da mettere la 8 in buca d'angolo. Si, insomma, gioca a biliardo.
A me si chiudono gli occhi. Che dite, riuscirò ad aspettarlo sveglia?
Si, si, vi capisco. Cosa ve ne può fregare?
Beh, stasera non ho molti argomenti di cui discutere.
Buonanotte a tutti!

Canzone ascoltata: Ninna nanna, ninna oh, questo bimbo a chi lo dò....

giovedì 26 aprile 2007

Operazione dieta


E anche il 25 aprile è andato. Come ogni anno si son potuti ammirare sui muri della città i manifesti funebri in onore di Mussolini. A volte vorrei avere una macchina del tempo per portare la neo teste rasate indietro, magari in un bel campo di concentramento. Mi sa che smetterebbero di inneggiare a Mussolini....
Parliamo di cose più allegre: avete già smaltito il pranzone di ieri?
Io ho ancora un chiletto di carne da eliminare, tra quella conservata in frigo e quella che ogni tanto si agita ancora nello stomaco.
Per non parlare dei dolci!
Più vado avanti e più mi rendo conto che non esistono momenti ideali per fare dieta.
Si comincia, generalmente, a metà gennaio, con la nobile intenzione di smaltire panettoni e cotechino, ed ecco che arriva lesto lesto carnevale, con chiacchiere, tagliatelle fatte in casa con sugo di maiale e dolcetti vari.
La Chiesa ci offre 40 giorni per cercare di rimediare, ed effettivamente, tra un fioretto qua e una penitenza là, ci si limita (parlo ovviamente di quel 3% di popolazione che non considera bigotta la Quaresima). Ma neanche il tempo di constatare che non c'è più bisogno di trattenere il fiato per abbottonare i pantaloni che za! arriva Pasqua!
E che Pasqua! Uova di cioccolato, paperotti di cioccolato, confetti di cioccolato, colombe ripiene di cioccolato, capretti...no, per fortuna quelli sono ancora solo di marzapane.
Sarà pure vero che la theobromina contenuta nel cioccolato è diuretica, ma il grasso non è idrosolubile e si appiccica ai già densi cuscinetti come una cozza allo scoglio.
Arriva la scampagnata del 25 aprile e quella del 1° maggio, alle quali porterai come contributo le uova di pasqua e le colombe di cui hai fatto scorta perchè "sono tutte in offerta!".
(Ricordo che da piccola mangiavo colombe farcite fino ad agosto grazie a mio padre... n.d.e.)
Il 3 maggio, terminato l'ultimo pezzo di salsiccia avanzato dalla scampagnata, decidi: DIETA!
Ma si sposa tua cugina. Vuoi farle il torto di non apprezzare il luculliano pranzo in onore degli sposi? Lungi da me!
E la stessa cosa vale per il compleanno della tua dolce metà, di tua cognata, di tua suocera, del nonno e gli onomastici di fratello e cognata.
E siamo arrivati al 15 agosto.
La prova costume è stata, ovviamente, un disastro. Sei così giù che alterni momenti in cui pensi seriamente di darti all'anoressia ad altri in cui ti strafoghi pensando "chi se ne frega, tanto peggio di così...".
E poi ci sono gli amici ad aiutarti: cena di ex compagni di classe, cena di apertura estate, cena di laurea, cena scroccata....
A settembre ci si ricopre e puoi per un attimo scordare la ciccia sotto gonne a palloncino e magliette stile impero, finchè non arriva il primo freddo ed esci il maglioncino simil-lana dell'anno precedente che, stranamente, ti sta un pò più attillato. "Mah, saranno le tarme che l'hanno giusto un pò sagomato, dobbiamo comprare le bustine salva capi al prossimo cambio stagione..."
Ed eccoci di nuovo a San martino, zippole e castagne, e poi Natale, alla fine del quale ti riprometti di cominciare una dieta che non farai mai.
Ma si, la vita è bella perchè ci si ritrova e si mangia.
Farà pure ingrassare ma "che mondo sarebbe senza Nutella?".
Se solo ci muovessimo un pò di più...

sabato 21 aprile 2007

What are you doing in my swamp?

Sto facendo indigestione di Shrek, 1 e 2. Il mio pupetto li guarda a qualsiasi ora del giorno e della notte (?), al punto che so a memoria le battute non solo in italiano ma anche in inglese!
Sto anche cominciando ad odiare Fiona (nel 2), spero sempre che cambi idea.
Per chi non conoscesse Shrek: sono entrambi degli orchi, lui per nascita, lei per scelta personale (o per amore, n.d.r.).
Fiona:"io ho fatto dei cambiamenti per te, Shrek, rifletti su questo".
Il che significa: "sei un emerito stronzo se non cambi anche tu per me, fosse anche solo l'abito, che tra l'altro indossi ininterrottamente dallo scorso film".
Lui, rimbambito d'amore, decide di accontentarla e non solo cambia il vestito con uno più decente (e pulito), si trasforma addirittura in una sorta di principe!
E qui si pensa: lei sarà strafelice di tutto ciò.
E invece no!
Lei gli dice queste testuali parole: "voglio vivere felice e contenta con l'orco che ho sposato".
L' effetto della pozione svanisce e tornano tutti e due orrendi (e con gli stessi vestiti di prima).
Ora io dico, ma sei un'idiota! Prima gli intimi di cambiare per te e poi decidi di tenertelo puzzone e orrendo com'era prima.
Deciditi! E faglielo sapere prima, così quel povero disgraziato evita di lottare contro fate cattive, elfi, principi azzurri e polizia, evita l'umiliazione della prigione e, ancor più umiliante, di essere salvato da Pinocchio e dall'omino di pan-di-zenzero.
Oppure, dato che ha fatto tanto per accontentarti, fallo felice dimostrando che la sua fatica è valsa a qualcosa.
Poi vedete perchè gli uomini dicono che le donne sono incoerenti?

-40!

Ragazzi, ci siamo quasi!
Tra poco più di cinque settimane vedrò nuovamente girare per casa il mio metro e ottanta (circa) di dolcezza.
Sono proprio volati questi mesi. O quasi.
E poi arriverà l'estate!
Non vedo l'ora di sollazzarmi tra un bagno a mare e una passeggiata in bicicletta, con l'unico pensiero opprimente delle materie da preparare :/
Ieri pomeriggio sono uscita per cercare un abito per il matrimonio di una cugina.
Mi chiedo come mai sia così difficile trovare un vestito abbastanza elegante, giovanile ma classico, semplice ma con un tocco estroso, abbastanza casual da potere essere indossato almeno in un'altra occasione, prima di riporlo nella naftalina in attesa di tirarlo fuori tra dieci anni, quando andrà di nuovo di moda.
Le commesse strabuzzano gli occhi, mi portano tutto ciò che hanno in esposizione e mi lasciano in un camerino 50x50 alle prese con laccetti impossibili, bottoni improponibili e fiocchi impensabili.
Tutti gli abiti da provare, più i miei personali appena tolti, vengono ammonticchiati sull'unico gancio disponibile, e qui si vede come riesce ad essere geniale la donna, che deve lambiccarsi il cervello per dare un ordine alla torre di vestiti, in modo da evitare di provare due volte la stessa cosa e di far franare tutto con un colpo di gomito.
Alla fine trovo qualcosa che mi aggrada, mi sta bene, nasconde gli antiestetici rotoloni Tenderly (non finiscono mai), ha un prezzo non da mutuo ma da semplice prestito in banca. Ok, deciso. Passo la successiva mezz'ora a catalogare gli abiti sul gancio e passarli alla commessa prima di trovare i pantaloni e la maglietta con cui sono venuta e potere far portare il tailleur alla cassa, "180 euro, grazie" con il sorriso compiaciuto di chi lavora a percentuale.
Con il conto in banca un pò più leggero, i capelli scarmigliati, la maglietta storta e i piedi stanchi, mi avvio verso la macchina, quasi certa che il mio lui avrà da ridire sull' abito e che il giorno del matrimonio sarò così gonfia da non stare più nella gonna.

martedì 10 aprile 2007

Intollerante nei confronti dell' intolleranza

Salve a tutti!
Da quanto tempo non scrivo! La ragione principale è che, per qualche giorno, è tornato a casa il mio Eu :)
Abbiamo assistito insieme alla notizia del sedicenne morto suicida perchè preso in giro a causa della sua presunta omosessualità. Ho tenuto in caldo i miei pensieri per poterli scrivere qui appena possibile.
Ciò che mi ha fatto rabbrividire è che si condanni l'atteggiamento dei ragazzi che lo beffeggiavano, chiamandoli "bulli", quando questi "poveri" ragazzi stavano solo seguendo l'esempio del Vaticano.
E si, perchè è in atto una vera e propria campagna di demonizzazione nei confronti degli omosessuali, e la Chiesa di Roma ne è a capo.
Giusto l'altro ieri su un giornale serio come Avvenire , uno studioso prestigiosissimo come Carlo Cardia, (criticando i DiCo) scriveva: « Ai giovani la legge direbbe di essere indifferente alla forma che assumono le relazioni umane fondamentali...ai giovani la legge direbbe che eterosessualità e omosessualità sono la stessa cosa... che la famiglia non interessa più la collettività, che lo Stato le pone sullo stesso piano, che ciascuno può comportarsi come crede... ».
Se una persona autorevole come il Papa da esempio di intolleranza, tiene a specificare le differenze tra etero ed omosessuali, come si può poi pretendere che il popolo si comporti da vero cristiano, che sia aperto verso il fratello e baggianate simili?
Perchè a questo punto credo che si tratti solo di baggianate, di belle parole tese ad incantare e sottomettere la folla.
Non si può predicare bene e razzolare male.
Se Gesù ci ha insegnato ad amare il nostro prossimo come noi stessi, allora deve essere così IN OGNI CASO, che il prossimo sia etero o omosessuale, bianco o nero, sano o malato.

venerdì 16 marzo 2007

Requiem

Domenica 11 marzo, alle ore 21, ho tristemente scoperto che il pesciolino rosso, preso da mia madre tre giorni prima, era morto.
Poveretto, giaceva sul fondo con gli occhi sbarrati e le branchie immobili (ma i pesci rossi non galleggiavano sull'acqua da morti?).
La mia anima da biologa ha prevalso e ora Ludmi (questo era il suo nome) mi guarda da una boccia della nutella colma di alcool etilico.
Non sto qui a dire i cambiamenti pervenuti in seguito all'immersione in alcool, data anche l'ora. Sappiate solo che ora proprio non lo si può definire pesce ROSSO..... :p
Vita effimera.

mercoledì 14 marzo 2007

....

L'esperienza è un'insegnante severa, perché prima ti fa fare l'esame e poi ti spiega la lezione.
Vernon Sanders Law

venerdì 9 marzo 2007

Stream of consciousness

I' ve given all I can, it's not enough...

giovedì 8 marzo 2007

8 marzo!

Buona ricorrenza donne!
Forse non tutte sanno che la festa della donna è una giornata di commemorazione: vuole ricordare le vessazioni che la donna ha subito nel corso dei secoli.
Fu scelto l'8 marzo per via di un fatto di cronaca avvenuto nel 1911 a New York: la Triangle Shirtwaist Company, un'industria la cui maggior parte dei dipendenti erano donne, bruciò completamente in un incendio. Le vittime furono oltre 140, morte perchè i datori di lavoro, Max Blanck e Isaac Harris, solevano chiuderle a chiave all'interno della fabbrica.
Quante lotte per poter ottenere un minimo di rispetto.
E non siamo che a metà dell'opera, c'è ancora tanto da fare affinchè le donne possano essere membri attivi della società, con tutti quei privilegi che vengono ancora negati.
"...perchè gli uomini che nascono sono figli delle donne ma non sono come noi..." Mia Martini.

mercoledì 7 marzo 2007

Donne- ?


A poche ore dall'albeggiare dell'8 marzo, giorno in cui si festeggia la donna, questa foto ha catturato la mia attenzione. Con il termine burqa si identifica un capo d'abbigliamento teso a coprire la testa o addirittura l'intero corpo della donna. Tale necessità in realtà non trova alcun riscontro neanche nel Corano, il testo sacro dei musulmani. Si legge, infatti, al verso 59 della sura (capitolo) XXXIII: "... Oh Profeta! Dì alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti che si ricoprano dei loro mantelli; questo sarà più atto a distinguerle dalle altre e che non vengano offese...". Non vi è alcun obbligo di nascondere viso o corpo. Purtroppo, come succede del resto in tutte le religioni, le scritture vengono spesso fraintese o male interpretate.
Sono molto cauta nell'affrontare questo argomento. Ho sentito donne musulmane che, pur portando il velo, manifestano la loro libertà ed indipendenza di pensiero.
Il velo, in se, non è da criticare, è un'usanza come tante delle nostre. In fondo anche noi abbiamo qualcosa di simile nella nostra tradizione religiosa. Basti pensare che le nostre nonne non entravano in chiesa senza un fazzoletto che nascondesse i capelli.
Sono altre le cose da discutere e cercare di cambiare. E' la mentalità della donna-oggetto che ritengo sbagliata. Purtroppo tale mentalità è spesso in voga anche in occidente.
Non siamo così liberi dai pregiudizi come vorremmo far credere. Non siamo meno barbari di certi popoli orientali.
Nascondiamo solo meglio le nostre misere azioni.
Noi donne occidentali non portiamo veli, abbiamo libertà di parola, siamo istruite. Eppure di quanti stupri sentiamo parlare (e sono solo quelli noti), quanta discriminazione sessuale c'è, quante molestie e quante violenze si consumano tra le stesse mura domestiche.
Prima di giudicare un altro popolo, di tradizioni possibilmente poco condivisibili, facciamo un esame di coscienza.
Dovremmo essere donne-angelo o siamo donne-oggetto?

Benvenuto George II

Circa tre ore fa ha fatto il suo ingresso in casa George II, uno splendido esemplare maschio (pare) di tartarughina marina.
Il nome è lo stesso della tartarughina presa con Rita durante il periodo universitario, II perchè è il suo successore.
Povero George I, l'inesperienza delle sue padrone fece si che morisse di denutrizione...
George II sembra più schivo e meno socievole del I, staremo a vedere dopo che si sarà ambientato.
Che tempaccio. Piove e "tuoneggia".
Marzo marzo pazzerello...

Orrore


Una notizia che mi ha letteralmente fatto raggelare il sangue. Una "madre"(mi viene proprio difficile chiamarla così) decide di abortire alla ventiduesima settimana di gestazione solo perchè erano stati esposti sospetti circa la salute del figlio, rifiutando di sottoporsi ad un esame risolutivo.
Il feto era sano e ora ha pochissime probabilità di salvarsi.
Quale egoismo!
Basta un sospetto, basta sentire lontanissimo l'odore della paura per decidere di abortire! E senza neanche averne avuto la certezza!

Non mi si venga a dire che "è una decisione sofferta". No, la vera sofferenza non è gettare via un bambino imperfetto e ricominciare a vivere, ma accettare le problematiche e portare a termine la gravidanza.

Io mi indigno.
Sono madre e, per prassi, mi sottoposi al tri-test, esame atto a valutare il rischio di mongolismo nel feto.
Quante volte ho pensato "e se fosse down?" e la risposta era sempre la stessa:"lo amerò ancora più che se fosse sano". Ciò che prevaleva era l'istinto materno, la consapevolezza che quel bimbo che portavo in grembo non fosse il bambolotto con cui giocare, l'oggetto che avrebbe appagato il mio egoismo, ma MIO FIGLIO, nel bene e nel male. Da biologa, da studiosa della vita, non accetto ciò che va contro la vita.
Non accetto l'aborto, in nessun caso.

Non accetto l'eugenetica e tutto ciò che è teso alla ricerca della perfezione.

Non accetto l'idea del figlio perfetto.
Quel bimbo aveva ancora 4 mesi da passare al riparo nel grembo materno, doveva crescere protetto da una madre che, al primo campanello di allarme, l'ha buttato via.
Si prende la vita con troppa leggerezza. Si crede che tutto ci sia dovuto. Abbiamo la presunzione di sostituirci a Dio e decidere chi deve vivere e chi non ne ha il diritto.
Nascondiamo il nostro egoismo dietro parole come "paura", "sofferenza", "difficoltà", "incapacità".
E intanto un bambino muore.
Un altro.

martedì 6 marzo 2007

Biscotto in pigiama

Eh si, è proprio ciò che mi sento in questo momento.
Aspetto che il mio "caro" Eu si renda libero per vederci, in modo da poter schizzare a letto subito dopo. Per velocizzare le operazioni ho già eseguito la pratica "Notte": lavaggio-spalmaggio-vestaggio.
Ora languisco davanti al pc, avvolta nel mio pigiamino mezza stagione, emanante odore di crema all'avena (da cui l'odore di biscotto), cercando di non addormentarmi su scomodi, nonchè spigolosi, tasti.
E dire che in Finlandia è già l'una!
Poi mi viene a dire che la mattina proprio non riesce ad alzarsi...

Pensiero del giorno: far suonare il telefono di Eu finchè non si sveglia, a partire dalle ore sette di domani mattina...

lunedì 5 marzo 2007

Eclissi


Sabato sera, intorno alle 23, ho assistito ad uno spettacolo starordinario: l'eclissi totale di luna. Che meraviglia! Il cielo era limpido, la luna piena e alta, il mio stato d'animo quieto. Ho notato, con mio grande disappunto, che ero assolutamente sola. Nessuno dei miei vicini, e ce ne sono tanti, era affacciato al balcone/finestra ad ammirare tale fenomeno naturale. Sarà per la poca pubblicizzazione dell'evento, sarà perchè ognuno è immerso nella propira banale quotidianità, fatto sta che non si rivolge la minima attenzione a ciò che non riguarda direttamente l'individuo. Ho pensato tanto quella sera. Ho pensato che forse si sarebbe tutti un pò migliori se si imparasse fin da piccoli ad ammirare, e di conseguenza RISPETTARE, il mondo che ci OSPITA. Credo che non sia necessario commentare oltre, non per ora almeno. Credo di avere espresso il mio pensiero con queste due semplici parole.

lunedì 26 febbraio 2007

Il mio amore

Eccolo, in tutto il suo splendore!
Perchè ho scelto questa foto? Perchè lo ritrae nel suo stato naturale: scherzoso!

sabato 24 febbraio 2007

Un popolo di scopiazzatori


"Una multa record si abbatte su Microsoft per violazione di brevetti sulla musica digitale.
A decretare la condanna a pagare la somma di 1,52 miliardi di dollari di danni è stato il tribunale federale di Seattle, nello Stato di Washington, accettando la tesi sollevata dall’azienda di telecomunicazioni Alcatel-Lucent secondo cui due suoi brevetti sono stati illegalmente adoperati da Microsoft per creare programmi che consentono ogni giorno a milioni di utenti di trasformare un audio in file digitale Mp3 sui pc.
Già in passato Microsoft si è trovata, in una dozzina di casi, ad accettare di sborsare somme ingenti per evitare condanne dell’Antitrust: nel 2004 arrivò a pagare 175 milioni di dollari e in questo caso l’ammontare potrebbe superare il doppio. Nel marzo del 2004 Microsoft si trovò invece a pagare 613 milioni di dollari di multa per una multa inflitta dall’Antitrust della Commissione Europea e l’anno seguente una causa simile venne composta con la Sud Corea."
In pratica, di originale nei progetti Microsoft c'è poco o niente.
La beffa è che, oltre a copiare idde spacciandole per originali, le fa pagare! E salate:
Windows Vista Home Basic: 199$ (upgrade: 99.95$). In euro: 151,12.
Ovviamente, chi, privato, paga 151 euro per una copia base di Windows Vista se si possono scaricare copie pirata gratuitamente?
Inoltre credo (non essendo ferrata in materie giuridiche questa è solo una mia opinione) che sia illegale diffondere e pubblicizzare un prodotto sul quale è in attivo una dibattito. La causa con la Alcatel-Lucent è iniziata nel 2003 ma i programmi per convertire file audio non hanno mai smesso di essere venduti e utilizzati.
Truffe su truffe.
Compri un software Microsoft: spendi un mucchio di soldi per acquistare un prodotto confezionato con idee altrui. Non vuoi spendere 151 euro per una copia base: scarichi illegalmente copie pirata, vivendo con il patema d'animo di essere scoperto ogni volta che accendi il pc.
Qualsiasi cosa tu faccia, non agisci in modo trasparente.
BASTA!
CHE SI PASSI A LINUX!

venerdì 16 febbraio 2007

Senza bisogno di commento

"Chi mi uccide non sarebbe il medico, ma la malattia. I medici consapevoli di non essere padreterni, devono saper accettare la morte. Non come sconfitta professionale, ma fatto naturale" Piergiorgio Welby.

giovedì 15 febbraio 2007

Esegesi

Stamattina ho avuto modo di vedere dei bimbi, di età compresa tra 1 e 3 anni, vestiti in maschera, carinissimi, accuratamente truccati, che si guardavano l'un l'altro con sbigottimento.
Mi è venuto da sorridere al pensiero che loro non capissero cosa ci facevano lì, tra balli e musiche, vestiti da leoncini, elefanti, topolini, apine e ogni sorta di animale conosciuto o estinto. Le madri, invece, tutte emozionate all'idea che il proprio pargolo sfoggiasse una così folta criniera, o avesse un nasino nero così ben disegnato.
E si, ho capito che carnevale è una festa soprattutto per le madri, abilitate a dar sfogo alla loro fantasia e a tornare un pò bambine.

mercoledì 14 febbraio 2007

Giovedì grasso


Ecco arrivato carnevale! E' una festa di origini antichissime (già al tempo dei faraoni si osservava un periodo di spenzieratezza e permessivismo). Nella tradizione cattolica, viene festeggiata prima dell' inizio della quaresima. "Carnevale" deriva dal latino "carnem levare", che anticamente indicava il banchetto di abolizione della carne tenuto subito prima della Quaresima, periodo di digiuno e astinenza. E' un periodo in cui tutto diviene lecito. La consuetudine lascia il passo alle danze, le maschere, gli scherzi.
L' atto di mascherarsi vuole appunto rappresentare l' uscita dagli schemi normali.
Le bellissime maschere della nostra tradizione, da Arlecchino a Pulcinella, Pantalone e Colombina, Rugantone e Giacometta, rallegrano le città sfilando. Sarebbe bello raccontare la storia di tutte le maschere... Se avrò tempo magari farò qualche ricerca. Vi lascio con una frase appropriata:
"Semel in anno licet insanire"

Tanti auguri, tesoro!


Buon San Valentino amore mio!

Ovviamente riconoscerai il bigliettino.... Ma si! E' quello che si vede nella puntata dei Simpsons in cui Lisa esce con Ralph, più per pietà che per simpatia.
Ehm...ora che ci penso potrebbe dare luogo a false interpretazioni.... :p
Tranquillo!
Uscendo in strada mi è capitato di notare che ad ogni angolo, incrocio, buco libero si trovano dalle due alle tre bancarelle di oggetti sdolcinati di ogni tipo, dalle composizioni floreali ai peluche, dai dolci (di dubbia genuinità) ai palloncini inneggianti amore eterno, inesistenti fino a ieri.
Vedo orde di "innamorati" sgomitare per assicurarsi il regalo più bello (e sottolineo innamoratI, perchè le ragazze hanno già pensato a comprare il regalo al proprio lui almeno una settimana prima, e mica in una bancarella!) e sorrido all'idea che l' amore possa essere un business così redditizio.
Poi penso a tutti i moralisti, lì a dire che "dovrebbe essere San Valentino ogni giorno" e che "non si può pensare all' amato/a solo un giorno l' anno" .
Sono convinta che chi parla così o è solo (e da parecchio tempo) o ha un capitale degno di Bill Gates.
E si, perchè se deve essere San Valentino tutti i giorni, bisogna comprare un regalino tutti i giorni! Che non si venga a dire "basta il pensiero"! No! Il pensiero non basta! Noi donne vogliamo proprio il regalo! E' per questo che esistono ricorrenze come San Valentino, festa della mamma, della donna, Natale, Pasqua, compleanno, onomastico, anniversari vari. Vogliamo che voi maschietti alziate le vostre regali terga dalla sedia e vi rechiate nella più vicina gioielleria/profumeria/pasticceria/fioreria, scegliate UN oggettino e facciate lo sforzo più grande: uscire il portafoglio e pagare!
"Una volta l'uomo rischiava la vita per portare alla sua donna un pò di cibo, ora vi chiediamo solo di cercare il numero della pizzeria sull'elenco telefonico", disse Luciana Littizzetto.
Conviene o no festeggiare San Valentino solo una volta l'anno?
Dai, siamo realisti, ci sono giorni che cominciano proprio storti, in cui si è arrabbiati con il mondo, o tristi, o immersi nei propri pensieri. Non si è nella predisposizione d' animo per esprimere alla propria metà tutto l' amore nutrito. Nè alla metà fa piacere sentirsi dire un "ti amo" distratto, o malinconico.
L' amore è capirsi senza bisogno di parlare sempre (e già, devo dare ragione al mio Eu).
Bastano piccoli gesti per esprimersi: un abbraccio, un sorriso, una zuppa di cipolle calda al ritorno a casa.
E poi c'è San Valentino, un giorno fatto apposta per dire "so che ci sono giorni in cui sono stata insopportabile, ti ho trattato male, non ti ho espresso tutto il mio amore, ma ti amo, come il primo giorno e di più".
E per fare regali! :)

martedì 13 febbraio 2007

Un pò di storia



Questo giorno è dedicato a tutti coloro che sono innamorati. Ma perchè proprio il 14 febbraio? E chi era San Valentino? Vediamo di fare un pò di storia...
Valentino da Interamna (odierna Terni)fu vescovo e martire cristiano.
La festa di San Valentino venne istituita un paio di secoli dopo la sua morte, nel 496, quando papa Gelasio I decise di sostituire la festività pagana della fertilità (i lupercalia dedicati al dio Luperco) con una ispirata al messaggio d'amore diffuso dall'opera di San Valentino, e sicuramente di stampo più cristiano. Ricorre annualmente, il 14 febbraio, data in cui si svolgevano i lupercalia.
Sono molte le leggende, entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di Valentino da Interamna:

* una leggenda narra che Valentino, graziato ed "affidato" ad una nobile famiglia romana, avrebbe compiuto il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo carceriere, Asterius: Valentino, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d'addio che si chiudeva con le parole: "dal vostro Valentino ...."
* un'altra narra dell'abitudine di San Valentino di regalare ai ragazzi ed alle ragazze che attraversavano il suo giardino qualche fiore. Fu così che due giovani s'innamorarono e vissero una felice vita matrimoniale.
Da allora, accadde spesso che le coppie in procinto di sposarsi ed i fidanzati si recassero dal Santo, tanto che egli fu ben presto costretto a riservare una giornata dell'anno per la benedizione nuziale generale.
* secondo un altro racconto popolare, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.
Insomma, ognuno decida secondo la propria indole a quale episodio credere.

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L'esperto del campo cosa dice?

Dedica

Questo blog è diverso da quello presente sul web fino a ieri. Mancano diversi post e ho modificato il mio profilo. Spero che così sia più accettabile. Avevo deciso di eliminarlo definitivamente, ma il mio ragazzo non era d'accordo: a lui il mio blog piaceva.
Ecco perchè ho deciso di tornare sui miei passi, modificarlo un pò ma tenerlo in vita.
"Questo blog è dedicato a te! :* "

Chiarimenti

Rileggendo la lettera di Erwin Chargaff mi sono resa conto che non è facile capire a cosa si riferisca, per chi non è del campo.Erwin Chargaff è un biochimico austriaco a cui si riconosce, tra l'altro, il merito di aver scoperto la relazione tra le basi azotate del DNA. Nel 1976 scrisse una lettera alla rivista SCIENCE, della quale riporto una parte, in occasione dello sciopero concordato dagli scienziati di tutto il mondo. Perchè questo sciopero? Gli anni '70 hanno visto nascere l'ingegneria genetica, certo ancora in fase molto rudimentale. Si capì subito quale enorme responsabilità derivava dalla capacità di clonare geni in organismi differenti, e quale rischio poteva correre l'umanità se non si fosse regolamentata la sperimentazione. Perciò lo sciopero volontario degli scienziati.Chargaff spiega in modo esauriente e, a mio parere, toccante, il loro punto di vista.Peccato che, ad oggi, prevalga ciò che lui definisce "l'ambizione e la curiosità di alcuni scienziati".