venerdì 9 marzo 2007

Stream of consciousness

I' ve given all I can, it's not enough...

giovedì 8 marzo 2007

8 marzo!

Buona ricorrenza donne!
Forse non tutte sanno che la festa della donna è una giornata di commemorazione: vuole ricordare le vessazioni che la donna ha subito nel corso dei secoli.
Fu scelto l'8 marzo per via di un fatto di cronaca avvenuto nel 1911 a New York: la Triangle Shirtwaist Company, un'industria la cui maggior parte dei dipendenti erano donne, bruciò completamente in un incendio. Le vittime furono oltre 140, morte perchè i datori di lavoro, Max Blanck e Isaac Harris, solevano chiuderle a chiave all'interno della fabbrica.
Quante lotte per poter ottenere un minimo di rispetto.
E non siamo che a metà dell'opera, c'è ancora tanto da fare affinchè le donne possano essere membri attivi della società, con tutti quei privilegi che vengono ancora negati.
"...perchè gli uomini che nascono sono figli delle donne ma non sono come noi..." Mia Martini.

mercoledì 7 marzo 2007

Donne- ?


A poche ore dall'albeggiare dell'8 marzo, giorno in cui si festeggia la donna, questa foto ha catturato la mia attenzione. Con il termine burqa si identifica un capo d'abbigliamento teso a coprire la testa o addirittura l'intero corpo della donna. Tale necessità in realtà non trova alcun riscontro neanche nel Corano, il testo sacro dei musulmani. Si legge, infatti, al verso 59 della sura (capitolo) XXXIII: "... Oh Profeta! Dì alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti che si ricoprano dei loro mantelli; questo sarà più atto a distinguerle dalle altre e che non vengano offese...". Non vi è alcun obbligo di nascondere viso o corpo. Purtroppo, come succede del resto in tutte le religioni, le scritture vengono spesso fraintese o male interpretate.
Sono molto cauta nell'affrontare questo argomento. Ho sentito donne musulmane che, pur portando il velo, manifestano la loro libertà ed indipendenza di pensiero.
Il velo, in se, non è da criticare, è un'usanza come tante delle nostre. In fondo anche noi abbiamo qualcosa di simile nella nostra tradizione religiosa. Basti pensare che le nostre nonne non entravano in chiesa senza un fazzoletto che nascondesse i capelli.
Sono altre le cose da discutere e cercare di cambiare. E' la mentalità della donna-oggetto che ritengo sbagliata. Purtroppo tale mentalità è spesso in voga anche in occidente.
Non siamo così liberi dai pregiudizi come vorremmo far credere. Non siamo meno barbari di certi popoli orientali.
Nascondiamo solo meglio le nostre misere azioni.
Noi donne occidentali non portiamo veli, abbiamo libertà di parola, siamo istruite. Eppure di quanti stupri sentiamo parlare (e sono solo quelli noti), quanta discriminazione sessuale c'è, quante molestie e quante violenze si consumano tra le stesse mura domestiche.
Prima di giudicare un altro popolo, di tradizioni possibilmente poco condivisibili, facciamo un esame di coscienza.
Dovremmo essere donne-angelo o siamo donne-oggetto?

Benvenuto George II

Circa tre ore fa ha fatto il suo ingresso in casa George II, uno splendido esemplare maschio (pare) di tartarughina marina.
Il nome è lo stesso della tartarughina presa con Rita durante il periodo universitario, II perchè è il suo successore.
Povero George I, l'inesperienza delle sue padrone fece si che morisse di denutrizione...
George II sembra più schivo e meno socievole del I, staremo a vedere dopo che si sarà ambientato.
Che tempaccio. Piove e "tuoneggia".
Marzo marzo pazzerello...

Orrore


Una notizia che mi ha letteralmente fatto raggelare il sangue. Una "madre"(mi viene proprio difficile chiamarla così) decide di abortire alla ventiduesima settimana di gestazione solo perchè erano stati esposti sospetti circa la salute del figlio, rifiutando di sottoporsi ad un esame risolutivo.
Il feto era sano e ora ha pochissime probabilità di salvarsi.
Quale egoismo!
Basta un sospetto, basta sentire lontanissimo l'odore della paura per decidere di abortire! E senza neanche averne avuto la certezza!

Non mi si venga a dire che "è una decisione sofferta". No, la vera sofferenza non è gettare via un bambino imperfetto e ricominciare a vivere, ma accettare le problematiche e portare a termine la gravidanza.

Io mi indigno.
Sono madre e, per prassi, mi sottoposi al tri-test, esame atto a valutare il rischio di mongolismo nel feto.
Quante volte ho pensato "e se fosse down?" e la risposta era sempre la stessa:"lo amerò ancora più che se fosse sano". Ciò che prevaleva era l'istinto materno, la consapevolezza che quel bimbo che portavo in grembo non fosse il bambolotto con cui giocare, l'oggetto che avrebbe appagato il mio egoismo, ma MIO FIGLIO, nel bene e nel male. Da biologa, da studiosa della vita, non accetto ciò che va contro la vita.
Non accetto l'aborto, in nessun caso.

Non accetto l'eugenetica e tutto ciò che è teso alla ricerca della perfezione.

Non accetto l'idea del figlio perfetto.
Quel bimbo aveva ancora 4 mesi da passare al riparo nel grembo materno, doveva crescere protetto da una madre che, al primo campanello di allarme, l'ha buttato via.
Si prende la vita con troppa leggerezza. Si crede che tutto ci sia dovuto. Abbiamo la presunzione di sostituirci a Dio e decidere chi deve vivere e chi non ne ha il diritto.
Nascondiamo il nostro egoismo dietro parole come "paura", "sofferenza", "difficoltà", "incapacità".
E intanto un bambino muore.
Un altro.

martedì 6 marzo 2007

Biscotto in pigiama

Eh si, è proprio ciò che mi sento in questo momento.
Aspetto che il mio "caro" Eu si renda libero per vederci, in modo da poter schizzare a letto subito dopo. Per velocizzare le operazioni ho già eseguito la pratica "Notte": lavaggio-spalmaggio-vestaggio.
Ora languisco davanti al pc, avvolta nel mio pigiamino mezza stagione, emanante odore di crema all'avena (da cui l'odore di biscotto), cercando di non addormentarmi su scomodi, nonchè spigolosi, tasti.
E dire che in Finlandia è già l'una!
Poi mi viene a dire che la mattina proprio non riesce ad alzarsi...

Pensiero del giorno: far suonare il telefono di Eu finchè non si sveglia, a partire dalle ore sette di domani mattina...

lunedì 5 marzo 2007

Eclissi


Sabato sera, intorno alle 23, ho assistito ad uno spettacolo starordinario: l'eclissi totale di luna. Che meraviglia! Il cielo era limpido, la luna piena e alta, il mio stato d'animo quieto. Ho notato, con mio grande disappunto, che ero assolutamente sola. Nessuno dei miei vicini, e ce ne sono tanti, era affacciato al balcone/finestra ad ammirare tale fenomeno naturale. Sarà per la poca pubblicizzazione dell'evento, sarà perchè ognuno è immerso nella propira banale quotidianità, fatto sta che non si rivolge la minima attenzione a ciò che non riguarda direttamente l'individuo. Ho pensato tanto quella sera. Ho pensato che forse si sarebbe tutti un pò migliori se si imparasse fin da piccoli ad ammirare, e di conseguenza RISPETTARE, il mondo che ci OSPITA. Credo che non sia necessario commentare oltre, non per ora almeno. Credo di avere espresso il mio pensiero con queste due semplici parole.